23 Giu AOT CONTI THUN
L’arte, sempre predisposta a valicare confini, sposta il suo focus sul senso del gusto e con «Art of taste» propone una performance dell’artista californiana Penelope Moore che tradurrà in olio su tela le caratteristiche del nuovo Chiaretto Valtenesi Conti Thun, opera numero 20 dedicata ai vini italiani.
Accadrà domani dalle 19.30 nella tenuta agricola Thun di via Masserino a Puegnago dove è previsto un live painting, accompagnato da musica, degustazione di vini, abbinamenti gastronomici, esposizione della collezione «Palette of the palate».
Come dire note di degustazione dipinte, coinvolgendo tutti i sensi e non separando l’artista che crea l’opera da chi la fruisce, che, anzi, assiste alla creazione artistica mentre condivide l’esperienza sensoriale.
La Moore, partita dal figurativo alla Hopper, con nature morte, è passata all’espressionismo astratto per interpretare ciò che c’è nel liquido che si beve: birra, un Aperol Spritz venduto a Chicago, ma soprattutto vini, a cominciare da quelli della sua terra, la Napa Valley, unendo aroma, vista, ma soprattutto gusto in un linguaggio artistico all’avanguardia in cui è possibile riconoscere nel quadro il vino abbinato, in una identità prima non immaginabile.
GLI SPAZI bianchi rappresentano la parte sotto il bicchiere che consente di veder meglio il colore del vino. I colori corrispondono agli aromi, le linee alla trama del vino, i movimenti alla fluidità o aggressività dello stesso. Il tutto su tele di grandi dimensioni perché l’impatto conta più del dettaglio. Penelope «che mai avrebbe supposto la sua vita in Italia e di scoprirne le ricchezze anche attraverso i suoi vini», non poteva che sposare un enologo: il veronese Enrico Russignoli, andato a viver dalle sue parti. Invitati ad una performance in Italia hanno deciso di trasferissi in Valtenesi, un anno e mezzo fa. Stessa scelta per la giovane coppia, Vittorio Sommo torinese e Ilona Thun, bolzanina di nobile famiglia nota per oggetti d collezione, che dopo aver girato tre anni le campagne d’Italia ha scelto questa zona per impiantare una azienda, recettiva per l’enoturismo, per gustare a km zero i sapori del lago.
«Un territorio che esprime le bellezze d’Italia, piena di qualità». La loro scelta li ha subito resi affini a Moore e Rossignoli, unendo produzione e arte. Tra gli amici di infanzia, Enrico ritrova Barbara Ferrazzi della Beta Service Eventi, che punta sul binomio aziende e cultura, ora manager della Moore per la quale ha già richieste per altre performance per Ca’ del Bosco, Terrazza e Casa Martini, villa Borromeo a Cassano d’Adda. •
– tratto da Bresciaoggi, scritto da Milena Moneta
Accadrà domani dalle 19.30 nella tenuta agricola Thun di via Masserino a Puegnago dove è previsto un live painting, accompagnato da musica, degustazione di vini, abbinamenti gastronomici, esposizione della collezione «Palette of the palate».
Come dire note di degustazione dipinte, coinvolgendo tutti i sensi e non separando l’artista che crea l’opera da chi la fruisce, che, anzi, assiste alla creazione artistica mentre condivide l’esperienza sensoriale.
La Moore, partita dal figurativo alla Hopper, con nature morte, è passata all’espressionismo astratto per interpretare ciò che c’è nel liquido che si beve: birra, un Aperol Spritz venduto a Chicago, ma soprattutto vini, a cominciare da quelli della sua terra, la Napa Valley, unendo aroma, vista, ma soprattutto gusto in un linguaggio artistico all’avanguardia in cui è possibile riconoscere nel quadro il vino abbinato, in una identità prima non immaginabile.
GLI SPAZI bianchi rappresentano la parte sotto il bicchiere che consente di veder meglio il colore del vino. I colori corrispondono agli aromi, le linee alla trama del vino, i movimenti alla fluidità o aggressività dello stesso. Il tutto su tele di grandi dimensioni perché l’impatto conta più del dettaglio. Penelope «che mai avrebbe supposto la sua vita in Italia e di scoprirne le ricchezze anche attraverso i suoi vini», non poteva che sposare un enologo: il veronese Enrico Russignoli, andato a viver dalle sue parti. Invitati ad una performance in Italia hanno deciso di trasferissi in Valtenesi, un anno e mezzo fa. Stessa scelta per la giovane coppia, Vittorio Sommo torinese e Ilona Thun, bolzanina di nobile famiglia nota per oggetti d collezione, che dopo aver girato tre anni le campagne d’Italia ha scelto questa zona per impiantare una azienda, recettiva per l’enoturismo, per gustare a km zero i sapori del lago.
«Un territorio che esprime le bellezze d’Italia, piena di qualità». La loro scelta li ha subito resi affini a Moore e Rossignoli, unendo produzione e arte. Tra gli amici di infanzia, Enrico ritrova Barbara Ferrazzi della Beta Service Eventi, che punta sul binomio aziende e cultura, ora manager della Moore per la quale ha già richieste per altre performance per Ca’ del Bosco, Terrazza e Casa Martini, villa Borromeo a Cassano d’Adda. •
– tratto da Bresciaoggi, scritto da Milena Moneta
